Siamo ormai arrivati alla fine di questo 2023 in cui le buone notizie sul mondo veg, green e sostenibile ci hanno accompagnato – e ci hanno fatto sentire un po’ migliori. Non potevamo quindi che concludere l’anno con l’ultima carrellata di good news, portandovi tre storie ispiratrici che dimostrano come piccoli passi possano portare a grandi cambiamenti.
Osservatorio italiano sullo stile di vita sostenibile, cosa dicono i dati della nona edizione
Diversità, inclusione, accoglienza e rispetto sono concetti concreti che guidano sempre più le decisioni di persone e aziende. Questi valori sono parte integrante del concetto di sostenibilità – un concetto che non riguarda solo l’ambiente ma anche la società. Gli effetti dei cambiamenti climatici mostrano infatti come questi fenomeni colpiscano direttamente le persone. Anche le imprese, in questo contesto, hanno un ruolo cruciale: oltre a offrire prodotti e servizi, devono operare responsabilmente verso dipendenti, fornitori e comunità locali.
La sensibilizzazione su questi temi è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni: ad evidenziarlo sono i dati dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate, giunto nel 2023 alla nona edizione, che dimostrano anche quanto gli italiani siano sempre più informati e impegnati in questi dialoghi in vari contesti, come il lavoro, la famiglia e l’università.
Europa, obiettivo -65% di pesticidi pericolosi entro il 2030
La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha approvato una proposta per ridurre del 50% l’uso e il rischio dei pesticidi chimici di sintesi e del 65% l’uso dei pesticidi più pericolosi entro il 2030. Questa proposta, accolta con favore dalle associazioni ambientaliste e dell’agricoltura biologica, prevede che non si usino più i pesticidi chimici in aree sensibili e considera il loro utilizzo solo come ultima risorsa. Un altro importante obiettivo europeo individuato da questa proposta è quello di aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio e vietare l’esportazione di quelli non approvati nell’Unione europea. Gli Stati membri dovranno stabilire i propri obiettivi nazionali di riduzione, che saranno verificati dalla Commissione per la coerenza con gli obiettivi europei. Il Parlamento europeo dovrà confermare questa proposta in plenaria, dopodiché inizierà il negoziato finale per l’approvazione definitiva. Restiamo in attesa di saperne di più ma queste ci sembrano delle ottime premesse.
Etichette climatiche, come cambia la sensibilità delle persone verso le diete e uno stile di vita sostenibile
Un’iniziativa condotta in diverse mense universitarie statunitensi ha dimostrato che le etichette climatiche sui menù portano gli studenti a scegliere pasti più sostenibili. Questo esperimento, realizzato in collaborazione tra Chartwells Higher Education (che si occupa di ristorazione collettiva per oltre 300 college e università degli USA) e HowGood (società esperta in sostenibilità alimentare), ha valutato i menù in base a otto criteri ambientali e sociali. È emerso che, dopo l’introduzione delle etichette climatiche, si è registrato un aumento nella domanda di ricette a basso impatto ambientale da parte degli studenti. Julie Bannister, vice rettrice aggiunta presso l’Università di Pittsburgh, ha sottolineato l’importanza di questa iniziativa per aiutare l’università a raggiungere la neutralità delle emissioni di CO2 entro il 2037 e per incoraggiare scelte sostenibili tra gli studenti.
Siamo arrivati alla fine, anche per questo mese: ci sentiamo l’anno prossimo con tante altre buone notizie per un mondo sempre più sostenibile!