Sapevi che secondo la FAO l’allevamento animale contribuisce per il 14,5% alle emissioni di gas serra generate dall’uomo? Questo dato è superiore anche alle emissioni globali dovuti al settore dei trasporti!
Questo succede perché in ogni fase dell’allevamento, dall’acquisizione dei terreni per il pascolo degli animali fino al confezionamento, c’è un alto dispendio energetico alto senza un reale ritorno. Gli animali d’allevamento infatti, consumano infatti molte più calorie di quante ne producano sotto forma di carne, latte e uova.
Gli allevamenti utilizzano l’83% dei terreni agricoli ma forniscono il 18% delle calorie all’uomo. Per via della grande necessità di terra, l’allevamento animale ha infatti portato alla distruzione di foreste e habitat animali. In questo modo non solo si rilasciano più gas serra che impattano sul cambiamento climatico ma ci saranno sempre meno alberi per assorbire la CO2.
Non solo anidride carbonica
Inoltre, gli allevamenti, a differenza degli altri settori, producono gas serra sotto forma di metano per il 44% e sotto forma di protossido di azoto (N2O) e anidride carbonica, entrambi per il 30%.
Il metano viene prodotto dagli animali attraverso il loro processo digestivo ed il letame, ed è un gas che ha un effetto riscaldante per il pianeta 86 volte più potente dell’anidride carbonica (su un periodo di 20 anni). L’agricoltura animale è uno dei due principale responsabili di gas metano in tutto il mondo insieme alla produzione di combustibili fossili.
Il protossido di azoto invece deriva dalla gestione delle deiezioni animali ed è un gas responsabile sia dell’effetto serra che dell’assottigliamento dello strato di ozono. Inoltre è
Questo è solo uno dei motivi per sperimentate una dieta a base vegetale e che questa scelta resta tra le raccomandazioni principali per diminuire l’impatto ambientale dell’uomo nei confronti del pianeta.